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giovedì 5 settembre 2019

Melanzane profumate

Perché profumate? Perché quando si usa l'origano si sprigionano profumi per tutta la cucina! 
Ricettina facile e abbastanza rapida. 
Successo garantito.


Ingredienti
Melanzana piuttosto grande 1
Pomodorini datterino circa 20
Scamorza 1
Olive nere denocciolate circa 20
Capperi dissalati 1 cucchiaio abbondante
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale fino q.b.
Origano secco q.b.

Preparazione

Lavare e asciugare la melanzana. Spuntarla e tagliarla a fette piuttosto spesse (1,5 cm). Ne verranno circa 10. 

Disporle su una teglia foderata con carta forno e inciderle con un coltellino realizzando una specie di griglia.

Ungere e salare le fettine di melanzane (è comodo usare un pennello da cucina), quindi passarle in forno statico preriscaldato a 200° per circa 10 minuti. 

Nel frattempo lavare e asciugare i pomodorini e tagliarli a metà. Tagliare a fette abbastanza sottili anche la scamorza.
Estrarre dal forno le melanzane e adagiare su ciascuna una fetta di scamorza, 2/3 metà di pomodorino, una oliva (meglio se divisa a metà), un paio di capperi. 
Consiglio di usare i capperi di Pantelleria, che sono piccolissimi. In caso contrario usare un solo cappero a fetta, magari tagliandolo a metà. 

Girare un filo d'olio e un pizzico di sale su tutto.

Infornare in forno statico sempre a 200° per circa 20/25 minuti. Poi sfornare e condire con una spolverata di origano. Lasciare leggermente intiepidire prima di servire.

mercoledì 26 aprile 2017

Tzatziki

Ingredienti
400 gr di yogurt greco 
2 cetrioli 
4 cucchiai di olio 
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di aceto di mele
1 pizzico di sale 


Preparazione
Sbucciare i cetrioli e grattugiarli con una grattugia a buchi grandi. 
Collocare la polpa dei cetrioli al centro di un tovagliolo. 
Chiudere i lembi e strizzare energicamente per tirare fuori l’acqua dalla polpa. 
Per una buona riuscita della salsa è importante che la polpa sia più possibile asciutta.
Amalgamare i cetrioli così strizzati con lo yogurt. Aggiungere l’aceto, il sale e l’olio. Mescolare. Tritare finemente l’aglio (dopo aver tolto l'anima) e aggiungere al composto. Se non si gradisce il sapore forte dell'aglio, si può ridurre a mezzo spicchio.

Mescolare bene e far riposare in frigorifero per qualche ora.
Si mangia con il pane, con la carne grigliata, con le crudité o con le polpette di zucchine (qui la ricetta).

martedì 27 settembre 2016

Panini di melanzane al forno

Ingredienti
Per 4 "panini"
1 melanzana molto grande lunga
(in caso di 2 melanzane più piccole, i panini diventeranno 8, 2 per ogni commensale)
4 fette di pancetta stesa affettata sottile
pane grattugiato
4 fettine non troppo spesse di fontina
olio d'oliva

Preparazione
Dopo aver tolto i due spicchietti esterni di buccia alla melanzana (per avere sempre la base della fetta piatta) tagliare a fette le melanzane per il senso della lunghezza, in modo da ricavarne 8 fette con spessore di un centimetro circa. Grigliarle. 

Intanto in un pentolino far tostare le fette di pancetta. Quando sono ben colorite e croccanti, spegnere e tenerle da parte. 
Stendere la carta da forno sulla leccarda e oliarlo leggermente.

Passare nel pan grattato solo una faccia delle fette di melanzane. Posarne quattro sulla leccarda con la parte passata nel pan grattato appoggiata sulla carta da forno.
Sulla fetta così sistemata mettere la fettina di fontina e adagiarci sopra la pancetta.
Quindi disporre sopra l'altra fetta con la parte passata nel pan grattato verso l'alto. Passare un filo d'olio sulle fette e infornare a 170° fino a che il formaggio non si fonda.
Far intiepidire un po' prima di servire.

lunedì 28 marzo 2016

Caponata di carciofi

Carciofo dall'arabo al-kharshuf che significa pianta spinosa, selvatica.
La mitologia racconta che Giove si invaghì della bellissima ninfa Cynara.
 Non essendo corrisposto, stufo e sconsolato, Giove, in un momento d’ira, trasformò Cynara in un carciofo verde e spinoso come il carattere dell’amata. 
Al pungente ortaggio restò il colore verde e violetto degli occhi della Ninfa e il cuore (il suo interno) tenero.
Il carciofo era apprezzato dagli antichi Romani e dai Greci. L'ortaggio che mangiavano i nostri avi, non è uguale a quello che troviamo oggi nelle nostre tavole. 
A quei tempi esisteva la specie selvatica, più dura, piccola e spinosa. 

Ma cos’è esattamente il carciofo?
Dal punto di vista botanico non è frutto, né fiore, ma è l’infiorescenza di una pianta alta circa un metro e mezzo, con lunghe foglie lanceolate e pendenti dal colore verde spento. Tagliato a metà si evidenziano all’interno le parti che lo costituiscono: i fiori ancora immaturi, così compatti che è difficile distinguerli, e che rappresentano la parte più tenera e buona, il “cuore” del carciofo. L’insieme dei fiori, è coronato dal “pappo”, un ciuffetto di peli bianchicci, che vengono definiti “fieno interno” o “barba” e che va asportato.
La terza parte, che racchiude le prime due, sono le “brattee”, cioè foglie modificate, sovrapposte una all’altra, di colore verde con sfumature violacee.
Nel linguaggio corrente vengono chiamate “foglie”. Sono molto dure, come del resto dice il nome che deriva dal latino bractea, ovvero lamina di metallo. Solo la base delle brattee più interne, è tenera e commestibile.
Commestibile è anche la parte del gambo, i 3-4 centimetri sotto il cuore, purché opportunamente pulita.
Se il carciofo non viene raccolto prima, dal suo centro si innalza un fiore violetto tenero, con sfumature lilla.
Questi fiorellini servivano per far cagliare il latte nella produzione di formaggio. E tutt'ora c'è chi ancora adopera questa antica pratica.
Ed ecco la ricetta.

Ingredienti
6 carciofi
2 coste di sedano
2 cucchiai di capperi salati
4 cipolle rosse di Tropea
75 gr. olive verdi denocciolate

75 gr. olive nere denocciolate
un pugnetto di prezzemolo fresco
4 cucchiai di salsa di pomodoro
olio extra vergine d'oliva
sale q.b.
2 tazzine da caffè d'aceto di mele (in alternativa anche l'aceto bianco va bene)
4 cucchiaini di zucchero

Preparazione
Pulire i carciofi togliendo le foglie esterne. Tagliarli a metà, togliere l'eventuale peluria e metterli in ammollo con acqua e limone.
Sbucciare e affettare le cipolle, farle appassire a fuoco basso con abbondante olio in una padella capiente. Mescolare spesso.
Dissalare i capperi in acqua tiepida e tenere da parte. Denocciolare le olive e mettere da parte.
Lavare i gambi di sedano, levare i filamenti e tagliare a pezzetti non troppo sottili.
Sbollentare il sedano in acqua leggermente salata fino a cottura (morbido, ma non troppo).
Preparare un soffritto di olio, aglio e prezzemolo tritato. Affettare e trifolare i carciofi nel soffritto a fuoco basso, sino a che saranno morbidi (aggiungendo poca acqua quando serve). Eliminare l'aglio.
In una tazza versare le tazzine da caffè di aceto di mele, lo zucchero e mescolare.
Nella padella con le cipolle già appassite, aggiungere il sedano, i capperi, la salsa di pomodoro, le olive e l'aceto con lo zucchero, aggiustare di sale (poco) e lasciare cuocere, a fuoco bassissimo, per un paio di minuti, mescolando.
Aggiungere i carciofi, mescolare molto delicatamente e cuocere, tutto insieme, per un altro paio di minuti.

Consumare fredda, meglio il giorno dopo.

lunedì 26 ottobre 2015

Cavolo cappuccio con la pancetta

È arrivato l'autunno! E con questa bellissima stagione sono arrivate anche le brassicacee (cavoli in tutte le salse!), che tanto fanno bene alla nostra salute!
Questo che vi propongo è un contorno poco impegnativo, ma di sicuro risultato. Bisogna solo avere l'accortezza di seguire attentamente la cottura in forno.


Ingredienti
1/2 cavolo cappuccio
1 fetta di pancetta stesa
olio
sale


Preparazione
Affettate finemente il cavolo cappuccio e adagiatelo in una teglia foderata con la carta da forno.
Irrorate con un generoso filo di olio e con un pizzico di sale. 
Mescolate bene (io uso le mani). 
Fate a listarelle la fetta di pancetta e distribuitela sopra il cavolo e lì lasciatela.
Deve rimanere sopra il cavolo per potersi tostare in cottura.



Scaldare il forno a 170° ventilato (180° se statico). Quando il forno è a temperatura, cuocere per 15 minuti.

Estrarre la teglia, dare una bella girata agli ingredienti e continuare la cottura per altri 10 minuti.
Ogni forno ha i suoi tempi, quindi suggerisco la prima volta, di controllare la cottura a vista.

È normale (e anzi è auspicabile) che qualche ricciolo esterno di cavolo si tosti e diventi marrone, così come si tosti la pancetta, ma non devono assolutamente bruciare.

martedì 20 ottobre 2015

Zucca al forno facile

La zucca si presta a diverse preparazioni, ma questa è quella che preferisco. Ed è anche facile da fare, gustosa e salutare.


Ingredienti
4 fette di zucca Butternut
olio
sale
pepe
pangrattato
rosmarino fresco

Preparazione
Affettare quattro fette di zucca alte circa 1,5-2 cm (meglio se dalla parte alta della zucca, quella senza semi).
Disporre le fette sulla placca foderata di carta da forno leggermente spennellata di olio.
Condire le fette con un pizzico di sale, una spolverata di pepe, qualche ciuffetto di rosmarino e un filo di olio. Coprire con una spolverata di pangrattato.
Infornare a 180° per 15/20 minuti e comunque fino a che la zucca non risulti morbida alla prova con una forchetta.

venerdì 14 febbraio 2014

Radicchio con speck

Mercoledi con il GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) mi sono ritrovata con del radicchio di Treviso freschissimo. Il problema è farlo mangiare alle figlie... Crudo non se ne parla nemmeno. Quindi riesco a "contrabbandarlo" così! Gustosa e facile facile.

Ingredienti
8 fettine di speck
1 gambo di radicchio trevigiano piccolo
4 fettine di emmental svizzero
4 pezzetti di gorgonzola


Preparazione
Dividere in quattro parti il gambo di radicchio, cuocerlo sulla piastra e lasciarlo raffreddare. Per evitare di bruciare troppo le punte, posarle sul lato della piastra con il cuore del radicchio verso la parte centrale.

Se nonostante questa accortezza, si abbrustolissero troppo strofinarle leggermente con le dita per togliere la parte bruciata.

Stendere per bene le fettine di speck accostandone due per volta, posizionarvi da un lato il radicchio e sopra il gorgonzola, quindi arrotolare il tutto nello speck.

Posizionare in una teglia i 4 involtini e adagiarvi sopra l'emmental.
Cuocere a 180° per 8 minuti e servire ben caldo.