lunedì 25 settembre 2017

Riso con zucca e robiola

Autunno, tempo di zucca. E cosa c'è di meglio del binomio riso e zucca? Se poi aggiungiamo la robiola... perfetto direi. Ma è il tocco finale con poco guanciale croccante che rende il tutto delizioso!


Ingredienti
320 gr di riso
200 gr di zucca
100 gr di robiola
1 scalogno
2 rametti di rosmarino
2-3 foglie di salvia
1 bicchiere di vino bianco
2 fette di guanciale tagliate sottili
1 lt di brodo vegetale


Preparazione
Pulire la zucca e farla a pezzi. Frullarla nel mixer abbastanza finemente.
Tritare sul tagliere il rosmarino e la salvia. Affettare sottilmente lo scalogno.

In una casseruola far soffriggere rosmarino, salvia e scalogno. Quando quest'ultimo è ben appassito, aggiungere la zucca tritata.
Far cuocere a fuoco medio una decina di minuti. Se necessario bagnare con poco brodo.

Aggiungere il riso e farlo tostare un paio di minuti, sfumare con il vino bianco e continuare la cottura aggiungendo il brodo, una mestolata alla volta man mano che si asciuga. Io ho usato un brodo leggero di pollo che avevo in freezer che si è sposato alla perfezione. Ma anche il brodo vegetale va benissimo.


Intanto in un padellino far tostare le fette di guanciale tagliate a striscioline.

Quando il riso è cotto, spegnere il gas, aggiungere la robiola e far mantecare.
Per ultimo aggiungere il guanciale croccante.
Servire ben caldo.

giovedì 7 settembre 2017

Tarte Tatin alle prugne

Ingredienti

Per la frolla
200 gr di farina
80 gr di burro
1 uovo
scorza grattata di 1 limone
2 cucchiai di zucchero

Per il ripieno
500 gr di prugne viola
60 gr di zucchero + 2 cucchiai 
40 gr di burro
1 cucchiaio di succo di limone
scorza grattata di 1 limone
1/2 baccello di vaniglia (i semini)
zucchero a velo

Preparazione
Ridurre in dadolata il burro e sbriciolarlo finemente con le dita insieme alla farina.
Fare una fontana e aggiungere gli altri ingredienti.
Dare forma a un panetto liscio e omogeneo, coprirlo con la pellicola e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.

Intanto lavare le prugne ed eliminare il nocciolo. Tagliarle in quattro spicchi e metterle in una ciotola con i due cucchiai di zucchero, i semini della bacca di vaniglia, il cucchiaio di succo e la buccia grattata del limoneLasciare insaporire per un'ora.

Sciogliere il burro in una pentola a fuoco medio, aggiungere i 60 gr di zucchero e mescolare amalgamando il composto. 
Aggiungere quindi lo sciroppo che si è formato con le prugne e cuocere fino a quando il tutto non sia ben colorito (rosso scuro).


Imburrare e infarinare una teglia di circa 26 cm di diametro. Sistemarci dentro gli spicchi di prugna ben vicini tra loro e coprirli con lo sciroppo.
Stendere la pasta frolla e adagiarla sopra le prugne con i bordi ben ripiegati all'interno.
Cuocere a 180° per circa mezz'ora.
Sfornare e rigirare su un piatto da portata prima che si freddi il caramello e "incolli" tutto alla teglia.
Far freddare e servire con un'abbondante spolverata di zucchero a velo.

lunedì 4 settembre 2017

Pasta alla Magna Grecia

Con il nome di Magna Grecia si intende il complesso di colonie greche fondate nell'Italia meridionale e nella Sicilia orientale tra l'VIII e il VI sec. a.C. La colonizzazione greca interessò le regioni della Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia.
Le nuove poleis rappresentarono 
una opportunità di vita migliore per i Greci emigrati, e per la madrepatria furono fornitrici di materie prime, basi e sbocchi per il commercio verso tutta la Penisola italiana.
Si pensa che il termine "Magna Grecia" sia stato coniato dai Greci orientali che rimasero affascinati dalle bellezze e dalla ricchezza dei luoghi, o dagli stessi coloni che volevano in questo modo dichiarare l'indipendenza dalla madrepatria celebrando le loro terre.
Le città della Magna Grecia raggiunsero grande splendore e assunsero grande importanza per gli intellettuali elleni tra il V e il IV sec. a.C.: vi si recò in visita Platone e vi si stabilirono Pitagora, Erodoto e Senofane.
Come le poleis greche godevano di una loro indipendenza e autonomia, ma le lotte intestine e l'eterna rivalità, le porteranno, infine, ad un indebolimento che le renderà facile preda dei conquistatori romani.

E la pasta alla Magna Grecia porta con se i colori e i profumi del nostro sud.
Basilico, capperi, olive, acciughe... non sentite l'aroma!

Ingredienti

320 gr di vermicelli (o spaghetti non troppo piccoli)
2 peperoni (1 rosso e 1 giallo)
12 olive di Gaeta denocciolate
1 cucchiaio di capperi dissalati
5 acciughe sott'olio
2 spicchi di aglio
10 foglie di basilico grandi
Olio

Preparazione 
Per prima cosa la mattina (o meglio ancora il giorno prima) arrostire i due peperoni per circa 30/40 minuti in forno a 180°, girandoli a metà cottura. Quando sono piuttosto anneriti, tirarli fuori dal forno, metterli in una busta di carta pane e poi chiudere il tutto in una busta di plastica. Questo permetterà all'umidità di staccare la pelle dai peperoni che poi verrà via con facilità.
Aspettare che si intiepidiscano e quindi procedere a togliere i semini e la pelle. Passarli sotto un filino di acqua corrente per togliere tutti i residui. Scolare bene.

Usando le dita, spezzare le falde dei peperoni in filetti di 1 cm circa. Raccoglierli in una ciotolina e condirli con olio, un pizzico di sale, un aglio sbucciato e fatto in pezzi (non troppo piccoli, che alla fine vanno tolti) e 4 foglie di basilico spezzate con le dita (non con il coltello, perché le foglie tendono ad annerirsi).
Conservare fino al momento di condire la pasta, in frigorifero coperti da pellicola. Più tempo passa e più i peperoni faranno il loro gustosissimo sughetto. È per questo che suggerisco di farli il giorno prima.



Mentre l'acqua bolle e cuoce la pasta, in un'ampia padella far soffriggere in olio l'altro spicchio di aglio con le acciughe. Tritare con un coltello in maniera piuttosto grossolana sia i capperi che le olive e aggiungere nella padella. Far andare 2/3 minuti. Togliere l'aglio.
Quando la pasta è pronta scolarla e versarla nella padella. Saltare brevemente a fuoco vivace. Quindi versarla in un adeguato piatto da portata (meglio se scaldato un po') e a questo punto aggiungere i peperoni dopo aver tolto i pezzettoni di aglio. Mescolare e decorare con le altre foglie di basilico.